L’Italia si è mossa prima per assicurare la sicurezza degli svapatori, con un decreto del Ministero della Salute che ha stabilito che è proibita la vendita di sigarette elettroniche ai minori di 16 anni, per evitare che le sigarette elettroniche fossero utilizzate per iniziare a fumare e per l’incertezza degli effetti nocivi, prescrivendo inoltre di apporre i simboli di tossicità sulle etichette.
L’Unione Europea ha rincarato la dose nel 2014, aggiungendo ulteriori precauzioni, in particolare:
– sulla confezione deve esserci la chiusura di sicurezza per bambini, in modo tale che sia a prova di manomissione;
– sull’etichetta dovranno essere elencati gli ingredienti, e deve essere garantita la qualità degli stessi;
– se si riscontrano possibili danni per la salute e sostanze tossiche, tali dati devono essere segnalati non solo sull’etichetta, ma anche sul foglio illustrativo;
– deve essere eliminata la possibilità di fuoriuscite del liquido dalle ricariche, sia nella fase di ricarica che nella fase dell’inalazione, anche se fatto da sdraiati;
– devono essere date tutte le indicazioni per un uso consapevole della sigaretta elettronica. In adempimento ad entrambe queste prescrizioni, la confezione di Terpy dispone di un disco anti-perdita, un otturatore di sicurezza e un avvitatore.