Modificato il: 14/05/2024
Esistono sigarette che non fanno male o che fanno meno male di altre? Facciamo chiarezza: tutto quello che devi sapere su sigarette tradizionali, iQOS e sigarette elettroniche
I danni da fumo di sigaretta sono noti da decenni. La comunità scientifica è concorde: le sigarette tradizionali provocano malattie molto gravi. L’alto contenuto di sostanze tossiche danneggia l’organismo e la nicotina causa una dipendenza difficilissima da vincere.
Negli ultimi anni si sono affermati sul mercato dispositivi come i riscaldatori di tabacco che, invece di bruciare, scaldano il tabacco con la “promessa” di ridurre la quantità di sostanze tossiche inalate. Ma sono davvero meno pericolosi? E come si collocano rispetto alla sigaretta elettronica?
Proviamo a capire di più.
Sigarette tradizionali: i danni del fumo
Come abbiamo accennato, la sigaretta tradizionale provoca molti danni all’organismo: contiene infatti oltre 7mila sostanze di cui almeno 70 indicate dall’OMS come cancerogene certe.
Ogni volta che si inala il fumo di una sigaretta, si immettono nel corpo monossido di carbonio, cadmio, acetaldeide, polonio 210, un mix pericolosissimo che aumenta il rischio di malattie gravi (almeno 27 tra malattie cardiovascolari, malattie respiratorie e cancro).
Serve poco anche passare alle sigarette light, che al contrario possono avere un effetto paradossale: la presenza inferiore di catrame e nicotina, oltre al sapore più leggero, portano a fumare di più e ad aspirare più profondamente il fumo.
Insomma, non esistono sigarette che non fanno male. Le alternative esistono: i riscaldatori di tabacco, ma soprattutto la sigaretta elettronica, che non brucia né riscalda il tabacco, evitando i danni correlati.
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Riscaldatori di tabacco e sigarette elettroniche: quali fanno meno male?
Presenti sul mercato dal 2014, i dispositivi di riscaldamento di tabacco sono nati per offrire ai fumatori un’alternativa alla sigaretta tradizionale, con l’obiettivo di aiutarli a smettere di fumare definitivamente: non a caso il nome commerciale iQOS è l’acronimo di I Quit Ordinary Smoking.
Il funzionamento è semplice: il dispositivo, invece di bruciare, “riscalda” il tabacco della piccola sigaretta a una temperatura di circa 350°. La concentrazione di sostanze tossiche rispetto alla sigaretta tradizionale è inferiore, ma non assente: la forte infiammazione a carico dei polmoni e degli altri organi rimane.
Uno studio giapponese, commissionato in occasione di Tokyo 2020, ha evidenziato la presenza di nicotina e altre sostanze volatili in quantità del tutto simili a quella di una sigaretta tradizionale.
I riscaldatori di tabacco, inoltre, non aiutano a smettere di fumare: gli alti livelli di nicotina creano una dipendenza simile a quella provocata dalle sigarette. È improbabile dunque smettere di fumare utilizzando le sigarette a riscaldamento di tabacco.
Passare dalla sigaretta tradizionale a questo tipo di dispositivi fa poco per aiutare a smettere di fumare e, allo stesso tempo, espone a sostanze pericolose per la salute: a dimostrarlo, il fatto che l’European Respiratory Society ne sconsigli l’uso per abbandonare il vizio.
Al contrario, la sigaretta elettronica non brucia né riscalda tabacco: l’assenza di combustione evita l’inalazione di molte delle sostanze tossiche presenti nella sigaretta e nei dispositivi come l’iQOS. Se a questo aggiungiamo la possibilità di scegliere liquidi senza nicotina, capiamo bene come l’e-cig abbia effetti di gran lunga meno rischiosi.
Perché le sigarette elettroniche fanno meno male alla salute
“Svapare” fa meno male di fumare. Le e-cig sono più sicure e meno dannose sia delle “bionde” tradizionali, sia dei dispositivi per scaldare il tabacco. Al contrario, potrebbero essere la via per smettere di fumare: lo racconta bene la decisione dell’Inghilterra di utilizzare le sigarette elettroniche come risorsa contro il fumo.
Le sigarette elettroniche scaldano un liquido aromatizzato, con o senza nicotina, contenuto in un serbatoio. Chi “svapa” aspira il vapore, non il prodotto della combustione del tabacco. Le e-cig non sono innocue, ma rispetto alle sigarette tradizionali c’è un abisso.
A dirlo sono diversi studi. Per esempio, una ricerca dell’Istituto Pasteur di Lille ha analizzato la composizione chimica delle emissioni di sigarette tradizionali, di riscaldatori di tabacco e di tre tipologie di sigaretta elettronica. Tra gli altri dati, è emersa una diminuzione di circa il 93% delle emissioni di carbonile rispetto alle sigarette tradizionali, il che si traduce in un livello di sicurezza decisamente maggiore.
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In conclusione
Le sigarette che non fanno male? Quelle che non si fumano. Sigarette tradizionali, light e riscaldatori di tabacco emettono sostanze nocive per la salute e contribuiscono a provocare malattie gravissime.
La sigaretta elettronica, a differenza delle altre, non produce emissioni dalla combustione delle foglie di tabacco: la pericolosità è inferiore e non di poco. Ciò non significa che sia innocua, ma che rispetto alle altre due soluzioni è di gran lunga la scelta migliore.
A questo aggiungiamo che esistono liquidi senza nicotina: ecco che l’e-cig diventa uno strumento utile per ridurre la dipendenza e accompagnare il fumatore verso l’abbandono del fumo, una delle principali cause di morte al mondo.