Modificato il: 13/07/2023
Consente di variare il voltaggio, modificando l’esperienza di svapo, ed è indicata per chi ha già una certa esperienza
Tra le tante opzioni disponibili sul mercato delle sigarette elettroniche, troviamo i dispositivi a voltaggio variabile, e-cig che permettono di modificare il voltaggio e, di conseguenza, cambiare l’esperienza di svapo.
Esattamente come la regolazione dei watt, anche il voltaggio può influire infatti sull’aroma dello svapo e dunque sul gusto percepito. Ecco perché le sigarette elettroniche a voltaggio variabile non sono adatte a tutti gli svapatori, ma a una precisa categoria di appassionati, quelli più esperti.
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Come funziona una sigaretta elettronica a voltaggio variabile
Prima di capire come funziona una e-cig a voltaggio variabile, definiamo cos’è il volt, che prende il nome dallo scienziato Alessandro Volta ed è l’unità di misura della differenza di potenziale tra due punti di un campo elettrico percorso dalla corrente costante di un ampere. In altre parole, misura l’intensità della tensione elettrica.
Molti svapatori confondono volt e watt, ma si tratta di due unità di misura differenti. Il voltaggio indica infatti la tensione all’interno della batteria: più la tensione è grande, più rapidamente si scalda la resistenza della sigaretta elettronica.
I watt, invece, sono il prodotto della formula V x A (Ampere).
Il voltaggio nominale di una sigaretta elettronica, solitamente 3,7 V, è il voltaggio medio di operatività: può salire a 4,2 V con batteria completamente carica e scendere a circa 3,3 V quando invece è scarica.
Variando il voltaggio, si possono modificare l’aromaticità e la densità del vapore: insieme ai watt, è dunque uno dei parametri fondamentali per la personalizzazione dell’esperienza di svapo.
Di solito, il consiglio è di non superare i 4 V di potenza.
Per calcolare la potenza, bisogna tener conto che watt, volt e resistenza sono tutti fattori collegati tra di loro tramite la legge di Ohm. La formula per calcolare la potenza è questa: V x V/resistenza.
Le sigarette elettroniche a voltaggio variabile sono perlopiù le cosiddette “box” elettroniche, che permettono di controllare diversi fattori fondamentali per lo svapo e sono dotate di sistemi di protezione, per esempio dal surriscaldamento.
Le batterie possono essere singole o doppie, integrate o removibili e avere un’autonomia più o meno grande: come detto, il voltaggio va a influire sulla tensione di funzionamento, quindi a seconda della potenza utilizzata è bene scegliere una batteria con una potenza nominale che garantisca l’erogazione che si desidera.
Vantaggi e svantaggi delle sigarette elettroniche con voltaggio variabile
Una sigaretta elettronica a voltaggio variabile ha alcuni indubbi vantaggi, ma anche qualche svantaggio, soprattutto per chi usa da poco tempo la sigaretta elettronica.
Il vantaggio principale è la possibilità di personalizzazione dello svapo: modificando il voltaggio, è possibile aumentare la tensione della batteria e scaldare più rapidamente la batteria, influenzando così la produzione di vapore (più o meno denso) e l’intensità dell’aroma del liquido.
Gli svantaggi invece sono legati ancora alla possibilità di personalizzazione: svapare potendo settare il voltaggio richiede una buona conoscenza della e-cig, del suo funzionamento e di come vanno modificati parametri come il voltaggio, appunto, ma anche i watt e la temperatura di svapo. Un errore potrebbe non solo compromettere l’aroma del liquido, ma anche danneggiare la batteria (surriscaldandola) o altre parti “sensibili” della e-cig, come l’atomizzatore.
Per questo le box a voltaggio variabile dovrebbero essere prese in considerazione soprattutto dagli svapatori esperti, che conoscono a menadito come funziona una sigaretta elettronica e sanno regolare il voltaggio per migliorare la propria svapata senza però rovinare il dispositivo; al contrario, i neofiti della sigaretta elettronica dovrebbero optare per una entry level per poi passare a modelli più sofisticati.
- Pro: maggiore personalizzazione e l’autonomia della batteria
- Contro: maggiore complessità e il rischio di surriscaldamento.
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Perché scegliere una sigaretta a voltaggio variabile?
La risposta sta in uno dei vantaggi già menzionati: personalizzazione. Una sigaretta che permette di cambiare il voltaggio permette di trovare la “formula” perfetta per lo svapo: trovare la giusta intensità del vapore e cogliere le sfumature del liquido dipende anche dal rapporto fra voltaggio e watt, che nelle box elettroniche può essere molto ampio.
Com’è facile intuire e come già abbiamo accennato, per modificare parametri delicati come voltaggio e watt è opportuno avere un’ottima conoscenza di come funzioni il rapporto tra i due parametri e di come questo influisca sullo svapo.
Trovare il giusto voltaggio è fondamentale per trovare densità e sfumature di sapore del liquido perfetti.
In conclusione
Le sigarette elettroniche a voltaggio variabile permettono di modificare la tensione all’interno della batteria andando a cambiare così la densità del vapore e la concentrazione di sapore del liquido.
Le box solitamente permettono di personalizzare il voltaggio oltre ai watt, ma è bene conoscere in maniera profonda come funziona il rapporto tra i due parametri. Sbagliare i settaggi può rovinare sia l’esperienza di svapo che il dispositivo stesso.
Ecco perché la sigaretta elettronica è consigliata soprattutto agli svapatori più esperti.