Modificato il: 21/09/2022
Tasse sigaretta elettronica: in arrivo un sospiro di sollievo, ma il futuro rimane ancora incerto
Sei un ex fumatore che è riuscito ad abbandonare definitivamente le bionde in favore della sigaretta elettronica? Se è così, avrai sicuramente notato che, oltre alla tua salute, anche il tuo portafogli sta giovando della tua decisione.
Lo svapo, infatti, è un’alternativa infinitamente più economica rispetto alle sigarette tradizionali, e nella maggior parte dei casi gli aumenti di prezzo degli e-liquid sono dettati dall’incremento delle tasse sullo svapo.
Se sei particolarmente interessato a questo argomento, avrai sicuramente seguito le vicende degli ultimi anni, durante i quali i rivenditori del settore stanno combattendo una dura battaglia per far sì che i nostri clienti non subiscano le conseguenze di decisioni fiscali disastrose. In altre parole, ci battiamo affinché tu non debba pagare caro i tuoi e-liquid.
Vuoi sapere a che punto è arrivato il braccio di ferro tra rivenditori e Stato riguardo l’imposta sui liquidi per sigaretta elettronica? Te lo spiego in questo articolo.
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Legge di bilancio 2021: ecco come minaccia ancora oggi il mondo dello svapo
Se sei un vaper attento agli sviluppi riguardo la tassazione sui liquidi per sigaretta elettronica, potresti ricordarti del famigerato emendamento approvato nel dicembre 2020 con la nuova legge di bilancio che ha deciso di aumentare in maniera netta l’importo di questa imposta.
Fino al 2020, la tassa sullo svapo era pari a circa 0,50 euro per 10 ml di liquido senza nicotina e circa 1 euro per 10 ml di liquido con nicotina. Bei tempi, vero? La legge di bilancio per il 2021, invece, ha previsto un aumento rispettivamente del 100% e del 50% dei due valori! Questo significa 1,50 euro d’imposta su ogni flaconcino da 10 ml di e-liquid con nicotina e 1 euro su ogni flaconcino da 10 ml senza nicotina.
Inoltre, la tassa sarebbe dovuta aumentare di 0,50 euro all’anno fino al 2023, arrivando rispettivamente a 2 e 2,50 euro. Insomma, una vera e propria stangata.
Le proteste da parte dei rivenditori e dei vaper, indignati di fronte alla contemporanea mancanza di aumenti nei confronti della tassa sulle sigarette, sono state dure e immediate, e hanno spinto la politica a trovare una soluzione, per quanto temporanea. E così, nel 2021 gli aumenti sono stati congelati fino al dicembre dello stesso anno.
Purtroppo, all’inizio del 2022 i provvedimenti che avevano fatto da calmieri hanno cessato di aver efficacia, e il problema delle alte imposte si è ripresentato: con la riattivazione del meccanismo di aumento graduale deciso con la legge di bilancio del dicembre 2020, la tassa sullo svapo è arrivata a 2 euro per 10 ml di liquido con nicotina e 1,50 euro per 10 ml di liquido senza nicotina.
E la cosa peggiore è che, a partire dall’anno prossimo, le due quote dovrebbero salire rispettivamente a 2,50 e 2 euro. Tuttavia, nonostante questa tempesta fiscale, è arrivata una buona notizia che fa ben sperare i vaper.
Vuoi sapere di cosa si tratta? Te ne parlo nel prossimo paragrafo.
Come il decreto milleproroghe del 2022 ha salvato la situazione (per ora)
Ok, per ora ti ho dato solo cattive notizie, ma ora ne arriva una buona: il maxi aumento 2022 della tassa sullo svapo rimarrà congelato per tutto l’anno.
Ecco cos’ha portato a questa decisione. Forse hai sentito parlare del decreto milleproroghe, una norma che viene emanata ogni anno e che, come dice il nome, disciplina la proroga di tutta una serie di scadenze o dell’entrata in vigore di particolari disposizioni. Insomma, è un modo con il quale lo Stato dice: “Ok, abbiamo deciso di mettere in atto questo provvedimento, ma le circostanze sono tali che lo posticipiamo.
Questo decreto era stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale già il 30 dicembre del 2021, ma durante l’approvazione in Parlamento Lega e PD hanno presentato un emendamento da inserire al suo interno allo scopo di bloccare i rincari dell’imposta sulle sigarette elettroniche. La buona notizia è che questa proposta è stata approvata e che, dal 1° aprile 2022 al 31 dicembre dello stesso anno, la tassa sullo svapo rimarrà quella che sarebbe dovuta essere nel 2021, ovvero 1,50 euro per 10 ml di liquido con nicotina e 1 euro per 10 ml di liquido senza.
Per ora questa decisione non risolve definitivamente il problema del salasso tributario ai danni dei vaper e dei rivenditori di prodotti dello svapo, ma almeno tampona una situazione che rischiava di diventare davvero critica. Ci auguriamo che la politica intervenga una volta per tutte per cessare questo attacco al mondo del vaping, un’alternativa al fumo di tabacco che può aiutare a ridurre i morti causati ogni anno dalle sigarette tradizionali.
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In conclusione
Abbiamo spiegato quali sono le novità in materia di tassazione sullo svapo. Il dicembre del 2019 è stato un momento nero per tutti i vaper in seguito all’introduzione di pesantissimi aumenti dell’imposta sui liquidi per sigaretta elettronica, ma per fortuna, fino a questo momento, i danni che potevano scaturire da questa decisione sono stati limitati grazie a misure temporanee.
Che il buon senso prevalga e che questi provvedimenti di contenimento della pressione fiscale possano diventare permanenti!
In ogni caso, non temere: noi di Terpy, il vape shop numero 1 in Europa, staremo al tuo fianco e continueremo a garantirti prodotti di ottima qualità a prezzi super convenienti!