Monossido di carbonio e sigarette elettroniche: cosa dicono le ricerche scientifiche?

Monossido di carbonio e sigarette elettroniche

Modificato il: 14/05/2024

I vantaggi della sigaretta elettronica in relazione a questa sostanza dannosa

La sigaretta elettronica è uno strumento a cui ricorrono ogni anno milioni di persone nel tentativo di abbandonare il vizio del fumo. Tuttavia, nonostante in alcuni Paesi l’utilizzo di questi dispositivi venga promosso come metodo per uscire dal tunnel del tabagismo, molte persone hanno delle riserve al riguardo e credono che anche lo svapo sia dannoso per la salute.

In questo articolo faremo luce sul monossido di carbonio e sulla sua correlazione con la sigaretta elettronica prendendo come punto di riferimento gli studi scientifici più recenti.

Monossido di carbonio: cos’è e quali danni genera nei fumatori

Fumare le bionde è una pratica molto dannosa per l’organismo, ma nonostante da decenni vengano fatte campagne di sensibilizzazione in merito alla sua pericolosità il numero di fumatori a livello globale è sempre molto alto. Solamente dopo esserne diventati schiavi ci si rende conto di quanto la sigaretta possa influire negativamente sulla salute, e tra le sostanze tossiche responsabili dei danni che apporta figura anche il monossido di carbonio.

Questo gas inodore e incolore viene prodotto dalla combustione, e poiché tale processo è insito nel fumo è ovvio che ogni sigaretta fumata comporti l’inalazione diretta di questa sostanza. Il monossido di carbonio ha una caratteristica particolare: lega molto bene con l’emoglobina presente nel sangue, addirittura in misura maggiore rispetto all’ossigeno. Le conseguenze di una elevata esposizione a questo gas sono deleterie per il sistema cardiovascolare e per il sistema respiratorio.

Nei casi estremi l’assunzione di monossido di carbonio può portare a intossicazione, asfissia e seri problemi vascolari e cardiaci. Per questa ragione, molti fumatori cercano di spezzare le catene del tabagismo rivolgendosi a una pratica – lo svapo – che oltre a favorire l’abbandono del vizio del fumo consente di limitare in maniera significativa l’inalazione di monossido.

Diversi studi scientifici, infatti, hanno evidenziato come svapare i liquidi per sigaretta elettronica riduca drasticamente la sua assunzione. Vediamo quali sono i più importanti.

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Gli studi condotti sul monossido di carbonio e la e-cig

Tra gli esperimenti condotti in merito alla relazione tra monossido di carbonio e sigaretta elettronica ce n’è uno particolarmente importante che è stato pubblicato sul Journal of Environmental Research and Public Health. Questo studio condotto da un team di ricercatori italiani ha preso in esame 40 fumatori e ne ha osservato la quantità di monossido inalato per sei mesi durante i quali questi hanno smesso di fumare sigarette analogiche e iniziato a usare la e-cig.

Il risultato della ricerca è che i soggetti che ne hanno preso parte hanno assunto l’80% di monossido di carbonio in meno rispetto a quando fumavano abitualmente sigarette tradizionali.

Nello stesso anno in cui è stato condotto questo studio, ovvero il 2019, un’università americana – la Bucknell University – ha svolto un’indagine relativa alla quantità di monossido di carbonio inalata durante ogni svapata ed è emerso che i livelli assorbiti dall’organismo non sono sempre uguali, ma cambiano in base alle impostazioni del dispositivo utilizzato. Il wattaggio, infatti, incide sulla concentrazione di gas assunto.

Pertanto, nonostante il vaping non escluda totalmente l’assunzione di una sostanza dannosa come il monossido di carbonio, è certamente una pratica molto più sicura rispetto al fumo.

Intossicazione da monossido di carbonio

Quali vantaggi offre la sigaretta elettronica

Il fatto che svapando la sigaretta elettronica si inali l’80% di monossido di carbonio in meno rispetto alla sigaretta analogica non è l’unico motivo per cui il vaping è da considerare come un’opzione per smettere di fumare. Il tabagismo, infatti, comporta l’assunzione di tante altre sostanze tossiche e nocive, alcune delle quali cancerogene. I liquidi da svapo, invece, sono composti da glicole propilenico e glicerina vegetale (base eliquid), aromi da svapo e, all’occorrenza, nicotina liquida.

Nessuna di queste sostanze è potenzialmente cancerogena e anche se un’inalazione spropositata di vapori di sigaretta elettronica può causare irritazione alle vie respiratorie il vaping genera il 95% di danni in meno rispetto al fumo.

Un altro vantaggio da non sottovalutare è la possibilità di dosare a tuo piacimento la concentrazione di nicotina nei tuoi liquidi tabaccosi o in quelli fruttati e cremosi. In questo modo potrai abbandonare la sigaretta analogica senza dover rinunciare nell’immediato sia a un gesto a cui hai fatto l’abitudine sia alla sostanza che crea dipendenza. Con il trascorrere delle settimane, però, potrai diminuire a poco a poco la quantità di nicotina in modo da ridurre gradualmente la richiesta da parte dell’organismo. Con un processo progressivo e un po’ di pazienza, è possibile arrivare a svapare liquidi senza nicotina e liberarsi del vizio del fumo senza patire alcuna crisi di astinenza.

Insomma, la e-cig ha diverse caratteristiche che potrebbero aiutarti a smettere di fumare in maniera indolore e con una diminuzione immediata di assunzione di sostanze tossiche.

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In conclusione

Dal momento che lo svapo consente di emulare il fumo non solo nella gestualità e nella percezione del sapore del tabacco ma anche nell’apporto di nicotina, chi è alla ricerca di un metodo efficace per chiudere i conti con questo vizio farebbe bene a prendere in considerazione questa pratica.

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