Modificato il: 14/05/2024
Se i sempre più numerosi vapers ne lodano i vantaggi, per la scienza non è ancora chiaro quale sia l’impatto sulla salute delle e-cig, soprattutto nel lungo termine. Vediamo di fare il punto a partire dalle evidenze scientifiche
La comunità di vapers è oggi ben più folta e vivace di qualche anno fa, grazie soprattutto all’evoluzione tecnologica che ha ampliato significativamente l’offerta di prodotti in questo settore e alla crescente sensibilizzazione circa i danni che le sigarette comportano per la nostra salute.
Sono infatti sempre più numerosi i fumatori che, per perdere questo deleterio vizio, si orientano verso prodotti meno dannosi rispetto alle sigarette tradizionali.
Ma quando parliamo di sigarette elettroniche, la domanda che tutti si pongono è: “Quali sono i rischi per la salute?”.
In questo articolo proviamo a rispondere sulla base delle evidenze scientifiche. Ma prima cerchiamo di capire come funzionano le e-cig.
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Sigarette elettroniche: quali vantaggi offrono rispetto alle sigarette tradizionali
La sigaretta elettronica è un dispositivo utilizzato per inalare vapore, che funziona riscaldando un liquido contenente acqua, glicerina vegetale, glicole propilenico, sostanze aromatizzanti e il più delle volte anche nicotina, in una quantità variabile tra 6 e 20 mg.
La sigaretta elettronica è spesso utilizzata come alternativa alle sigarette tradizionali, poiché non produce fumo e contiene meno sostanze chimiche dannose per la salute.
Il primo e più evidente vantaggio della sigaretta elettronica rispetto alle sigarette tradizionali è quello di non contenere tabacco, che è una delle principali cause di malattie legate al fumo.
Il vapore prodotto dalle e-cig, inoltre, non contiene tutte quelle sostanze chimiche dannose presenti nel fumo del tabacco, come benzene, catrame, formaldeide, arsenico, il monossido di carbonio ecc. (sono più di 400 le sostanze tossiche sprigionate dal fumo di sigaretta).
Un secondo importante vantaggio riguarda la convenienza: la sigaretta elettronica è tendenzialmente più economica delle sigarette tradizionali, anche se questo dipende dal tipo di prodotto scelto e dalla quantità e qualità di liquido per svapo utilizzata.
Un altro vantaggio evidente consiste nel fatto che le e-cig non producono l’odore sgradevole tipico delle sigarette tradizionali, il quale impregna tanto i vestiti quanto gli ambienti frequentati dai fumatori.
Ma il vantaggio più grande, che costituisce il motivo principale per cui tante persone si avvicinano a questo mondo, consiste nel fatto che la sigaretta elettronica può aiutare le persone a smettere di fumare, se usata nel modo appropriato e quando accompagnata da accorgimenti che possono aumentare le probabilità di successo.
Ma davvero la sigaretta elettronica aiuta a smettere di fumare?
Secondo uno studio condotto nel Regno unito pubblicato sul New England Journal of Medicine, i vapers hanno più probabilità di liberarsi dalla dipendenza dal fumo rispetto ai fumatori che si sono affidati unicamente alle terapie sostitutive della nicotina (che prevedono l’utilizzo di cerotti e gomme da masticare in alternativa alle tradizionali sigarette).
Inoltre, nello studio viene evidenziato come i vapers abbiamo maggiori probabilità di successo quando ricorrono determinate circostanze, quali:
- graduale diminuzione della nicotina presente nel liquido delle e-cig fino alla sua completa eliminazione in un arco temporale che va da sei mesi a un anno (sopra questa soglia cala drasticamente la possibilità di avere successo, mentre occorre evitare di togliere la nicotina troppo presto per non cadere in crisi di astinenza).
- abbandono del tabacco contestuale all’uso delle e-cig. Come è facilmente immaginabile, la combinazione di sigarette ed e-cig non reca benefici, ma al contrario aggrava i danni per la salute.
- supporto psicologico: rivolgersi a un centro antifumo aiuta ad affrontare un percorso così impegnativo (numeri alla mano solo un tentativo su cinque va a buon fine, ovvero l’80% dei fumatori fallisce nel tentativo di smettere di fumare).
Come testimoniato dalla ricerca, si hanno maggiori possibilità di successo quando contestualmente all’uso della sigaretta elettronica si intraprendono terapie mirate che prevedono la somministrazione di farmaci sostitutivi della nicotina.
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Ma la sigaretta elettronica è cancerogena?
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, le sigarette elettroniche contengono diverse sostanze chimiche che possono essere dannose per la salute, ma in quantità decisamente inferiori rispetto alle sigarette tradizionali.
Tuttavia, sul punto gli esperti sottolineano che è necessario condurre ulteriori ricerche per determinare gli effetti a lungo termine dell’uso delle sigarette elettroniche sulla salute.
Ciò anche in virtù del fatto che i risultati possono variare a seconda del tipo di sigaretta elettronica e del liquido che viene utilizzato. La sua tossicità dipende anche e soprattutto dalla potenza di erogazione e dalla qualità del liquido impiegato.
A una maggiore potenza, infatti, corrisponde non soltanto una migliore aromaticità, ma anche una più alta concentrazione di sostanze nocive, come ad esempio la formaldeide, una delle tante sostanze cancerogene presenti sia nelle sigarette tradizionali che in quelle elettroniche (in verità, la presenza di questa molecola è stata rilevata solo in alcuni modelli di e-cig).
In conclusione
In sostanza, le sigarette elettroniche sono da considerarsi meno dannose per la salute rispetto alle sigarette tradizionali, poiché non producono la combustione di tabacco e carta, e quindi nemmeno la produzione di catrame e di altre sostanze riconosciute come cancerogene.
Tuttavia, ciò non significa che l’uso di sigarette elettroniche possa essere considerato sicuro per la salute umana, poiché le sostanze chimiche da queste prodotte non sono state sufficientemente studiate.
Analisi preliminari condotte dalla Food and Drug Administration (FDA), effettuate su un campione di cartucce per sigaretta elettronica appartenenti a marchi noti, hanno riscontrato la presenza di sostanze tossiche, quali ad esempio le nitrosammine specifiche del tabacco, la formaldeide e i metalli pesanti (come nichel, titanio, cromo e piombo).
Allo stesso modo, nel corso di un’indagine condotta in Italia sui liquidi per svapo sono state trovate partite di prodotti contenenti benzene.
Pertanto, se non vuoi correre rischi, è meglio evitare di acquistare e-cig, ricariche e accessori attraverso canali a rischio, come siti internet sospetti, ma al contrario affidarsi a rivenditori affidabili, come il nostro Terpy.it, affermato leader di settore.
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Ti aspettiamo!