Modificato il: 15/05/2024
Fumo di sigaretta e rischio di tumore: il colpevole è la nicotina?
Se fumi o svapi, sai bene che ogni giorno stai assumendo nicotina. Probabilmente, sai già che questa sostanza non sia del tutto innocua, ma potresti non essere a conoscenza di tutti gli effetti che può avere sulla salute.
Un giorno, potresti aver sentito dire un conoscente che la nicotina è cancerogena, o magari l’hai letto sul web: d’altronde, su internet si possono davvero trovare articolo che sostengono questo.
Sarà la verità? L’assunzione di nicotina ti sta davvero facendo rischiare di ammalarti di tumore, o si tratta di una bufala?
Risponderemo a queste domande nel seguente articolo, nel quale spiegheremo anche quali differenze ci sono tra le bionde e le sigarette elettroniche in termini di nocività.
La nicotina non è una causa diretta dell’aumento del rischio di tumore
La convinzione che la nicotina sia una molecola cancerogena è molto diffusa, ma in realtà la ricerca scientifica sembra dimostrare che questo composto chimico non aumenta il rischio di tumore.
Tuttavia, questo non significa che sia una sostanza innocua: l’assunzione costante di nicotina, infatti, può avere effetti nocivi sull’apparato circolatorio.
Questa molecola agisce sui recettori del sistema del sistema nervoso provocando l’aumento della frequenza cardiaca e la costrizione dei vasi sanguigni: a lungo andare, il cuore si indebolisce e le arterie si riducono di spessore e perdono elasticità. Per questo motivo, l’assunzione regolare di nicotina aumenta il rischio di numerose patologie cardio vascolari come l’infarto, l’ictus, l’ipertensione e l’aneurisma aortico.
Inoltre, questa sostanza può essere altamente tossica se assunta in quantità troppo elevate. La dose letale di nicotina è di circa 40 mg, ma di solito è praticamente impossibile raggiungerla attraverso il fumo di sigaretta o lo svapo. Tuttavia, l’ingestione di tabacco o di liquidi che ne contengono un’alta percentuale può provocare un’intossicazione acuta che si manifesta con i seguenti sintomi:
- convulsioni;
- paralisi muscolare;
- arresto della respirazione;
- coma.
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Qual è la causa della cancerogenicità delle sigarette?
Dunque, la nicotina non è cancerogena. Eppure, sappiamo bene che il fumo di sigaretta può aumentare notevolmente il rischio di tumori. Ma, allora, chi è il responsabile della cancerogenicità delle bionde?
Devi sapere che nel fumo di sigaretta sono presenti centinaia di molecole tossiche, e decine di loro possiedono effetti mutageni e ossidanti tali da favorire lo sviluppo di cellule tumorali. Tra queste, le più note sono:
- la formaldeide. un composto chimico utilizzato per la produzione di disinfettanti. Aumenta il rischio di carcinoma nasofaringeo, leucemia e tumore della gola;
- il benzene, un liquido infiammabile contenuto nel petrolio. Può danneggiare il DNA e favorire la comparsa di numerose neoplasia, come il tumore ai polmoni e il cancro al fegato;
- l’acetaldeide, un altro liquido infiammabile utilizzato per rendere più dolce il sapore delle sigarette. Al pari del benzene, anche questo composto ha effetti mutageni e aumenta il rischio di sviluppo di cellule tumorali;
- l’arsenico, un semimetallo altamente tossico che in passato veniva spesso utilizzato come veleno per commettere omicidi. Può causare gravi danni al sistema cardiovascolare, agli organi digerenti e ai polmoni, e inibisce i meccanismi di riparazione del DNA;
- il cadmio, un metallo utilizzato per la produzione di batterie e di intonaci. Se assunto ad alte dosi può compromettere la funzionalità dei reni, dell’apparato riproduttore, del sistema nervoso e dei vasi sanguigni.
Svapo vs fumo di tabacco: qual è l’alternativa meno dannosa?
Come abbiamo spiegato, la nicotina non aumenta il rischio di tumori, ma rappresenta comunque un pericolo per la salute. La cancerogenicità delle sigarette, dunque, non è causata da questa molecola, ma da decine di altri composti chimici presenti nel fumo delle bionde e prodotti dalla combustione del tabacco.
Come noto, i liquidi per le sigarette elettroniche contengono nicotina, ma vengono consumati senza combustione: dunque, il vapore delle e-cig non contiene tutte le tossine presenti nelle sigarette tradizionali. Tutto questo farebbe pensare che lo svapo sia meno dannoso del fumo di tabacco. Eppure, sono ancora in tanti a essere sospettosi nei confronti delle e-cig e a considerarle nocive quanto le bionde, se non di più.
Qual è la verità?
La ricerca scientifica non possiede ancora abbastanza informazioni per valutare con precisione quali siano gli effetti a lungo termine delle sigarette elettroniche, ma gli studi effettuati finora sembrano concordi nell’affermare che le e-cig siano molto meno dannose delle bionde, come dichiarato dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.
Pensa che nel 2015 la Public Health England, un’agenzia del Dipartimento della Salute britannico, ha confrontato i risultati di numerose ricerche effettuate sugli effetti nocivi dello svapo e del fumo, e i risultati del vaglio sono stati piuttosto chiari: dai dati degli studi presi in considerazione, è emerso che i rischi legati alle sigarette elettroniche sono inferiori del 95% a quelli legati al fumo delle bionde!
Nota bene: svapare non è un’attività innocua, ma solo un’alternativa meno dannosa al tabacco. Se non fumi, non utilizzare le sigarette elettroniche.
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In conclusione
Adesso sai che la nicotina non è una sostanza cancerogena, ma questo non significa che sia innocua: infatti, può avere effetti negativi sull’apparato circolatorio e favorire l’insorgenza di patologie del cuore e dei vasi sanguigni.
La causa della cancerogenicità delle sigarette tradizionali è la presenza di decine di prodotti della combustione del tabacco nel fumo delle bionde.
Il vapore delle e-cig, invece, non contiene tutte queste tossine in grado di favorire lo sviluppo di tumori, e secondo diversi autorevoli enti sanitari, le sigarette elettroniche sono meno dannose delle bionde. Nonostante tutto, è opportuno tenere a mente che lo svapo non è un’attività priva di rischi per la salute, ma deve essere considerato solo un’alternativa al fumo meno nociva.
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