Modificato il: 20/05/2024
Esistono eventuali danni alla salute dati dai liquidi sigaretta elettronica con nicotina e senza nicotina?
Negli ultimi anni sono stati numerosi i fumatori passati dall’utilizzo della classica sigaretta (oppure il sigaro o simili) alla E-Cig con la vaporizzazione dei liquidi sigaretta elettronica. Quello che attira maggiormente è la possibilità di fumare limitando, o annullando in alcuni casi, gli aspetti negativi del fumo normale. Ovvero l’assunzione di catrame e di diversi gas tossici che si trovano all’interno delle sigarette classiche.
Non ci sono prove concrete e scientifiche, al momento, sull’effettiva utilità delle sigarette elettroniche per togliere o limitare il vizio del fumo nei dipendenti da nicotina. Sono in parecchi a cominciare a fare uso di tale mezzo con questo scopo finale, ma la scienza non ha ancora presentato risultati di studi concreti su questa involuzione della dipendenza.
Vediamo nel dettaglio specifico di cosa parliamo, analizzando per bene l’argomento sigaretta elettronica.
Che cos’è la sigaretta elettronica?
Risponde alla definizione di sigaretta elettronica un dispositivo manuale, capace di creare un sistema di inalazione di vapore, spesso aromatizzato, attraverso il quale il fumatore può consumare un quantitativo di nicotina a sua scelta, il quale giunge all’apparato respiratorio, senza però infliggere al fumatore gli effetti negativi della combustione del tabacco e dei danni associati.
In genere, il quantitativo di nicotina da inserire all’interno della sigaretta è opinabile a seconda dei gusti. In media, le sigarette elettroniche sono predisposte per contenere una percentuale tra i 6 e i 24 mg, a cui va aggiungere una miscela composta di acqua, glicerolo, glicole propilenico e altre sostanze che servono ad effettuare quell’effetto fumoso, senza combustione del tabacco, che viene da molti definito “svapo”.
Per chi ha il desiderio di provare le sensazioni dettate dal fumo, ma senza introdurre all’interno del suo corpo nessuna percentuale di nicotina, esistono versione creati per emettere soltanto un vapore aromatizzato.
Avendo avuto in poco tempo un grande successo, le sigarette elettroniche hanno visto anche la nascita di mode e di trasformazioni del modello originale. Sono tante le versioni modificate, personalizzate di questo oggetto. Tutte queste però devono per forza di cose avere in comune tre elementi necessari al corretto funzionamento della sigaretta; l’inalatore, la batteria che alimenta l’atomizzatore e un atomizzatore.
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Quali sono gli effetti della sigaretta elettronica sulla salute
Gli studi che riguardano questo fenomeno di massa moderno sono tanti, ognuno col proprio campo di azione e i propri risultati e riscontri.
Il fatto che in poco tempo in tanti abbiano cominciato a svapare, ha reso necessario a centinaia di scienzati e dottori cominciare a porre una luce sugli elementi principali che permettono la vaporizzazione e capire una volta e per tutte se sono o meno dannosi per la salute del consumatore.
Il glicole propilenico è già da tempo conosciuto e viene solitamente usato nella realtà cinematografica, e viene considerato sicuro. Ma il suo utilizzo prolungato, soprattutto se inalato direttamente, sembra possa creare diversi disturbi agli apparati della zona respiratoria. Tosse, irritazioni e simili.
L’attenzione maggiore cade però sui contenuti degli aromatizzanti, i quali sono in quantità piuttosto notevole e in continua crescita, ognuna con una biochimica piuttosto varia e per questo non analizzabile in maniera sicura per ogni singolo caso. Soltanto analizzandoli uno ad uno, se ne può comprendere l’eventuale pericolosità per la salute del consumatore. Questo non permette di avere un giudizio finale condivisibile da tutte le parti in gioco.
I casi di intossicazione non mancano in ogni caso, i dati parlano chiaro. Sono diverse le persone che si sono ritrovate intossicate a causa del contatto accidentale con i liquidi sigaretta elettronica con nicotina, la quale si trovava all’interno delle cartucce.
Quindi, le sigarette elettroniche sono pericolose o no?
L’assenza di un riscontro negativo generale da parte della comunità scientifica sui componenti della sigaretta elettronica e un aperto e ampio consenso verso la stessa se messa in paragone con le sigarette classiche, ci porta a dire che queste non sono del tutto innocue, ma sono sicuramente meno pericolose.
Innanzitutto perché sembra che uno degli effetti negativi più odiosi, il fumo passivo, sia totalmente assente in questa versione, poi perché secondo un studio pubblicato nel 2017 dalla rivista inglese Annals of Internal Medicine, risulta che chi fa utilizzo della sigaretta elettronica abbia dei benefici e dei miglioramenti a livello di organismo già dopo solo sei mesi che ha cominciato a farne uso, vedendo ridotte in maniera importante le percentuali di sostanze cancerogene presenti.
Nonostante non si abbia a disposizione la certezza della totale innocuità dei liquidi sigaretta elettronica e non si sappia ancora del tutto quali sono i possibili danni generati dalle sostanze al suo interno nel lungo periodo, i benefici appaiono piuttosto sicuri e, nella semplice scelta tra due mali, quella elettronica appare facilmente come quello di gran lunga minore.
In conclusione, i consumatori abituali di nicotina possono pensare a questa occasione per veder limitato il quantitativo consumato durante l’arco della settimana, oppure per provare a cominciare a diminuirlo fino a smettere del tutto. Oppure per eliminare, perlomeno, i danni da combustione.