Modificato il: 01/05/2024
Smettere di fumare è (davvero) così facile? Non proprio
Pubblicato per la prima volta in Italia nel 2003, il noto libro dell’inglese Allen Carr si propone di aiutare i fumatori a smettere di fumare senza ricorrere a farmaci e altri dispositivi medici (e non).
Ma smettere di fumare è davvero così semplice?
Scopriamo di più.
Di cosa parla il libro di Alan Carr?
Un metodo efficacissimo, che garantisce buone probabilità di successo, basato su un concetto semplice e nitido: invece di concentrarsi sugli svantaggi del fumo, meglio focalizzarsi sui vantaggi del non fumare. ‘È facile smettere di fumare se sai come farlo’ è stato un grande successo editoriale, che ha dato una grossa mano a tanti tabagisti a smettere di fumare.
Il libro dell’inglese di Allen Carr interroga il fumatore sul perché continui a fumare nonostante gli evidenti svantaggi, cosa lo tiene legato al vizio e ne smonta le (futili) motivazioni.
Invece di elencare i danni del fumo, l’autore ribalta la prospettiva e aiuta a prendere coscienza dei meccanismi disfunzionali e delle bugie che spingono il fumatore ad accendere l’ennesima sigaretta.
Come testimoniano le numerose recensioni, il libro del saggista londinese ha aiutato molte persone a liberarsi dal vizio. Tuttavia, il titolo può essere fuorviante: perché smettere di fumare è tutt’altro che facile, e molti fumatori, senza un aiuto concreto, fatica ad abbandonare il vizio.
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Perché è così difficile smettere di fumare
Come ben sappiamo, la sigaretta tradizionale contiene una quantità notevole di sostanze dannose per l’organismo. Sono legate al fumo di sigaretta diverse malattie cardiovascolari, oncologiche e del sistema respiratorio: delle oltre 7mila sostanze prodotte dalla combustione della sigaretta, ben 250 sono pericolose e circa 70 sicuramente cancerogene.
Una di queste sostanze è la nicotina, un alcaloide che aumenta la pressione sanguigna e provoca una pesante dipendenza fisica. Ma anche l’atto in sé del fumare causa una sorta di dipendenza psicologica: molti fumatori sostengono infatti che il gesto stesso del portarsi la sigaretta alla bocca e aspirare è un modo per scaricare lo stress.
La dipendenza da nicotina è difficilissima da vincere e i sintomi dell’astinenza possono essere pesanti: ansia, crampi allo stomaco, stress, cefalea e quel desiderio irrefrenabile di fumare che i tabagisti, loro malgrado, non riescono a sopprimere.
Ma dietro l’enorme difficoltà ad abbandonare il vizio del fumo, ci potrebbe essere anche la genetica, come dimostrano alcuni studi scientifici.
Come racconta un articolo di Quotidiano Sanità, uno studio condotto da ricercatori dell’University of Michigan e pubblicato su Cell reports ha valutato l’impatto dell’astinenza da nicotina sul Caenorhabditis Elegans, un verme di poco più di un millimetro.
La ricerca ha evidenziato come nei meccanismi della dipendenza e di astinenza dalla nicotina alcuni geni giochino un ruolo di primo piano nello sviluppo di proteine dei recettori della sostanza: semplificando il concetto, si potrebbe essere predisposti alla dipendenza a causa della propria genetica.
Un altro studio, prodotto dalla Zhejiang University School of Medicine di Hangzhou, ha analizzato la genetica dei fumatori di origine caucasica, mettendo a confronto alcune ricerche sul gene ANKK1 legato al meccanismo della ricompensa. La ricerca ha scoperto che tra i fumatori ‘bianchi’, chi ha una variante del gene, la A2/A2 ha il 22% di possibilità in più di sconfiggere la dipendenza rispetto a chi ha il gene A1/A1.
Insomma, già dal titolo il libro di Allen Carr promette di rendere semplice smettere di fumare, ma le cose sono più complicate di un bel titolo e la dipendenza può essere difficilissima da combattere.
E a questo proposito, per smettere di fumare può essere utile un approccio multiplo: in questo senso, Paesi come l’Inghilterra dimostrano che anche la sigaretta elettronica può aiutare a smettere di fumare.
E-cig contro la dipendenza da tabacco: perché la sigaretta elettronica può essere utile
Abbandonare il vizio del fumo è complicato, soprattutto per un forte fumatore. La sigaretta elettronica può essere uno strumento utile a abbandonare il vizio gradualmente, passando dalla sigaretta tradizionale a un dispositivo che non brucia il tabacco e provoca molti meno danni.
La possibilità di scegliere aromi e liquidi a basso contenuto di nicotina può inoltre aiutare il fumatore nella complicata fase di astinenza, che, come abbiamo visto, può provocare sintomi molto spiacevoli.
Non è un caso se l’Inghilterra ha deciso di considerare la sigaretta elettronica uno degli strumenti più utili nel portare il paese fuori dalla dipendenza dal tabacco. Perché il ridotto contenuto di sostanze nocive, nicotina compresa, può accompagnare il fumatore.
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In conclusione
Il libro di Allen Carr è senza dubbio utile ad aiutare i fumatori a smettere di fumare, come dimostrano le tante recensioni entusiastiche al libro. Il titolo, però, non deve illudere: smettere di fumare è difficilissimo, soprattutto per i fumatori accaniti. La sigaretta elettronica può aiutare nel duro percorso di abbandono del vizio del fumo, senza oltretutto causare i danni che provoca la sigaretta tradizionale.
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A presto!