Modificato il: 14/05/2024
Guida alla maturazione degli e-liquid
La produzione dei liquidi per la sigaretta elettronica è un aspetto che attrae tantissimi vaper esperti i quali optano per dosare gli ingredienti alla ricerca di nuovi gusti e note aromatiche particolari. Tuttavia, per creare dei liquidi di qualità non basta avere a disposizione tutti i componenti ma è fondamentale dare al prodotto finale il tempo di maturare (proprio come un buon vino).
Nelle prossime righe scoprirai perché è importante far riposare i liquidi, quanto tempo occorre per la loro maturazione e in che modo puoi velocizzare il processo.
Quanto deve maturare un liquido per la sigaretta elettronica
A tutti i vaper capita, prima o poi, di volersi cimentare nella preparazione artigianale dei liquidi da svapo, un po’ per curiosità un po’ per miscelare a proprio piacimento i diversi aromi disponibili sul mercato. Del resto, una volta acquisita una certa esperienza nel mondo dello svapo, è naturale volere andare alla ricerca di gusti diversi e più personalizzati rispetto ai liquidi cremosi o ai liquidi fruttati pronti.
Tuttavia, un errore piuttosto comune che molte persone commettono è quello di non attendere che i vari componenti presenti nel liquido, ovvero la base eliquid (composta da glicole propilenico e glicerina vegetale), gli aromi da svapo ed eventualmente la nicotina liquida, raggiungano la giusta omogeneizzazione.
Affinché gli elementi si miscelino tra loro e assicurino una buona resa aromatica è opportuno attendere che il processo di ossidazione sia completo. Il legame che il glicole e la glicerina stabiliscono con gli aromi e la nicotina (se presente), infatti, dà vita a questo fenomeno. Per capire se un liquido è pronto per essere svapato basta osservarne il colore (con l’ossidazione diventa più scuro), annusarlo e all’occorrenza provare a vaporizzarlo con la e-cig.
Poiché la miscelazione tra aromi fruttati, aromi cremosi o aromi tabaccosi avviene in maniera diversa a seconda della loro aromaticità e quantità non esiste una tempistica standard per la maturazione dei liquidi per sigaretta elettronica fai da te; in generale, però, una settimana è un intervallo di tempo ragionevole.
Leggi anche: Come scegliere una buona sigaretta elettronica (se hai appena iniziato a svapare)
Perché è meglio non svapare un liquido appena fatto
Come già detto in precedenza, capita spesso che un vaper alla sua prima esperienza di miscelazione non trattenga la curiosità per il suo prodotto e inizi a utilizzarlo immediatamente. Ma cosa implica lo svapo di un liquido fresco di produzione? Ci sono dei pericoli per la salute?
In realtà le sostanze contenute in un liquido per la e-cig, commerciale o artigianale che sia, non subiscono cambiamenti dal punto di vista chimico. Sì, è vero, c’è l’ossidazione, ma non influisce minimamente sull’impatto dei liquidi sulla salute. Dunque svapare un liquido non ancora maturo non ha implicazioni di questo tipo. Tuttavia, è sconsigliato caricare il tank della propria sigaretta elettronica con un liquido appena fatto. Come mai?
Beh, tutti gli sforzi fatti e l’impegno profuso per dare vita a un prodotto artigianale vanno persi se non si attende che tra i suoi componenti si crei il giusto amalgama. In due parole, forzare i tempi e non attendere l’omogeneizzazione significa vanificare il potenziale aromatico del liquido. Il risultato è che si andrà a svapare un prodotto scadente. Ma poiché alla base della volontà di creare un liquido artigianale non c’è sicuramente questa premessa, scopriamo quali sono i metodi più utilizzati per velocizzare la maturazione.
Come accelerare la maturazione dei liquidi per sigaretta elettronica fai da te
Per ottenere un prodotto capace di sprigionare al meglio le sue proprietà e i suoi aromi può volerci del tempo. Questo lo abbiamo già detto. Ma c’è qualcosa che si può fare per ridurre l’attesa e ottenere una buona miscelazione in tempi minori rispetto a quelli tipici di una semplice conservazione in un luogo fresco e buio?
Certo che sì. Le tecniche alle quali si può ricorrere sono principalmente tre:
- il breathing:
- lo steeping;
- lo streathing.
Calma, non è il caso di spaventarsi davanti a questi neologismi. Ora vediamo in cosa consistono questi metodi.
Il breathing consiste nel lasciare la boccetta del liquido aperta in modo da far evaporare eventuali residui alcolici. Questa procedura può aiutare a miscelare i componenti più velocemente, ma il liquido non andrebbe lasciato a “respirare” per più di qualche ora o il rischio è di velocizzare oltremodo l’ossidazione.
Lo steeping, invece, è una conservazione classica a tappo chiuso. Tuttavia, a differenza della maturazione passiva, questa tecnica prevede che il flacone in cui è contenuto il liquido venga agitato per qualche minuto ogni giorno. Così facendo, l’amalgama si creerà in tempi più brevi rispetto a una settimana.
Lo streathing, infine, è una tecnica che implica l’uso del calore per incentivare la miscelazione. Si può mettere la boccetta a bagnomaria in una pentola o sotto l’acqua calda corrente. Qualcuno azzarda addirittura l’utilizzo del forno a microonde. Questo metodo agevola (e non poco) la miscelazione dei componenti ma include il rischio di degradare la nicotina e gli aromi per sigaretta elettronica; per scongiurare questo rischio è bene non esagerare con le temperature.
Leggi anche: La sigaretta elettronica fa male? Confronto con la sigaretta tradizionale
In conclusione
Se pensavi che per realizzare artigianalmente i tuoi liquidi bastasse rispettare i dosaggi, dopo aver letto questo articolo sei a conoscenza del fatto che per svapare un prodotto dalla resa ottimale occorre attendere la sua maturazione. Su Terpy puoi trovare sia un’ampia scelta di liquidi pronti sia l’occorrente per creare il tuo liquido, ovvero gli aromi svapo, le basette di nicotina e la base eliquid.