Modificato il: 15/05/2024
Cartomizzatore, clearomizer e atomizzatori: come distinguere tra questi dispositivi e quale scegliere
Se sei un vaper, probabilmente sai benissimo cos’è un atomizzatore, anche se sei ancora una matricola in questo ambito D’altronde, si tratta di uno dei primi termini con i quali vengono a contatto coloro che iniziano a svapare, un po’ come le parole ‘mamma’ e ‘papà’ per i neonati.
Forse, però, qualcuno tra i vaper più esperti ti ha spiegato che l’universo delle sigarette elettroniche non termina agli atomizzatori e che esistono anche altri tipi di dispositivi per la vaporizzazione degli e-liquid, come i cartomizzatori.
E così, è bastato aggiungere due semplici lettere a quella parola che pensavi di conoscere così bene, ed ecco che la confusione si è fatta strada nella tua mente.
Che diamine è un cartomizzatore?
Te lo spiego nel seguente articolo, nel quale ti illustrerò anche quali sono le caratteristiche che lo distinguono dagli altri dispositivi per lo svapo. Infine, tireremo le somme in modo da capire come individuare quello più adatto alle tue esigenze.
Come funzionano gli atomizzatori, i cartomizzatori e i clearomizer
Gli atomizzatori, i cartomizzatori e i clearomizer hanno una caratteristica in comune, ovvero il loro meccanismo di funzionamento: al loro interno sono presenti due estremità di metallo, una positiva e una negativa, entrambe collegate a una bobina avvolta intorno a uno stoppino (quasi sempre realizzato in cotone).
A contatto con gli e-lquid, quest’ultima si impregna e, nel momento in cui la sigaretta elettronica viene attivata riscaldando la resistenza, il liquido evapora.
Detto questo, esaminiamo più nel dettaglio questi tre tipi di dispositivi per chiarire quali sono le differenze che li distinguono.
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Cos’è un atomizzatore?
Secondo la Treccani, “un atomizzatore è un apparecchio utilizzato per disperdere un liquido in minutissime goccioline”.
E per il mondo dello svapo, vale ugualmente questa definizione?
Più o meno sì. Nel gergo dei vaper, infatti, ‘atomizzatore’ è un termine generico per indicare qualunque dispositivo utilizzato per vaporizzare un e-liquid, a prescindere dalle altre caratteristiche.
Clearomizer e cartomizer, invece, sono due sottoinsiemi della più ampia categoria degli atomizzatori.
Queste le caratteristiche principali dei clearomizer
I clearomizer sono la tipologia di atomizzatore più utilizzata da tutti i vaper, tanto che molto spesso questi due termini vengono confusi tra di loro.
Come si può intuire dal nome, il termine che li indica è una combinazione delle parole clear (chiaro) e atomizer (atomizzatore) ed è stato coniato in modo da evidenziare che tra le loro caratteristiche principali c’è la presenza di un serbatoio trasparente (tank) che permette di controllare il livello di liquido contenuto al suo interno.
Di solito, a parte il tank, comprendono anche una coil sostituibile che si avvita sulla loro base, un camino che collega la resistenza al foro d’uscita del vapore e un drip tip, mediante il quale si prendono le boccate durante la svapata.
Nota bene: anche se tutti i modelli con resistenze intercambiabili sono considerabili clearomizer, sta diventando di uso comune utilizzare questo termine per indicare specificatamente solo quelli per lo svapo da guancia (MTL).
Il cartomizzatore: un modello di atomizzatore sempre più raro
Un cartomizzatore è componente costituito da una cartuccia con atomizzatore integrato: insomma, un dispositivo tutto in uno che si avvita direttamente alla batteria. I dispositivi che lo montano hanno spesso una forma e delle dimensioni che ricordano quelle di una sigaretta tradizionale, tanto che vengono frequentemente definiti ‘cigalike’.
La particolarità dei cartomizzatori è che sono dei componenti usa e getta che vengono venduti precaricati con il liquido per sigaretta elettronica: una volta terminato, il cartomizzatore può essere buttato e sostituito con uno nuovo.
Vengono scelti sempre più raramente in quanto la maggior parte dei vaper preferisce optare per i clearomizer data la loro predisposizione a essere personalizzati in base alle esigenze di chi li usa.
E gli atomizzatori rigenerabili, che fine hanno fatto?
I lettori che conoscono a fondo il mondo dello svapo si saranno certamente accorti che tra gli atomizzatori descritti fino a questo momento mancano quelli con resistenze rigenerabili.
Ne ho voluto parlare a parte perché questi dispositivi non hanno una collocazione precisa tra quelli sopra descritti. Qualcuno li considera parte della categoria dei clearomizer, per lo meno quando sonno dotati di un serbatoio per il liquido.
Tuttavia, secondo tanti altri sono considerabili parte di un insieme a sé stante.
In ogni caso, si tratta di atomizzatori che possono avere o meno un tank e che possiedono delle resistenze, come detto, rigenerabili, ovvero che devono essere costruite da chi li utilizza a partire dal filo di metallo e dal cotone.
Spesso, vengono indicati con la sigla RBA (rebuildable atomizer). Quelli con serbatoio, in particolare, sono definiti RTA (rebuildable tank atomizer).
Quindi, cartomizzatori, clearomizer o RBA?
Ciascuna di queste categorie ha i suoi pro e i suoi contro, e nel sceglierne una dovrai sacrificare alcune caratteristiche in cambio di altre.
I cartomizzatori sono una buona soluzione per chi vuole un dispositivo pratico e comodo con cui svapare senza pensare troppo alle resistenze, a quale tipo di liquido utilizzare e a tutti gli altri elementi che possono essere modificati nei clearomizer e negli RBA.
In effetti, avere una sigaretta elettronica dotata di una cartuccia usa e getta che si sostituisce in un battibaleno una volta che l’e-liquid è terminato è davvero una grande comodità
Tuttavia, chi opta per questi dispositivi deve accontentarsi del liquido precaricato e delle prestazioni del cartomizzatore, decisamente inferiori rispetto alle alternative.
I clearomizer sono sicuramente gli atomizzatori preferiti dalla maggior parte dei vaper, sia tra gli esperti che tra i principianti. Il loro successo è dovuto alla loro capacità di avere il giusto equilibrio tra libertà di personalizzazione e comodità di utilizzo. Certo, sono un pizzico meno pratici dei cartomizzatori, ma l’esperienza che offrono è anni luce superiore a questi ultimi.
Gli atomizzatori RBA, infine, vengono spesso preferiti dai vaper veterani, gli irriducibili che stanno in continuazione alla ricerca dei migliori dispositivi per godersi al massimo lo svapo.
Sono poco adatti ai principianti perché imparare a costruire nel modo giusto le resistenze non è un compito così semplice: inoltre richiedono decisamente più impegno rispetto agli altri atomizzatori.
Tuttavia, chi li ha provati assicura che vale davvero la pena spendere del tempo in più per la preparazione delle resistenze rigenerabili per gustare al massimo i propri e-liquid e godere di un’esperienza di svapo che non ha eguali.
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In conclusione
In questo articolo ti ho spiegato cos’è un cartomizzatore e quali sono le caratteristiche che lo distinguono dalle altre tipologie di atomizzatore. Leggendo le informazioni che ti ho dato dovresti essere in grado di capire qual è il tipo di dispositivo per lo svapo che fa per te.
Se vuoi un consiglio, ti suggerirei di puntare sui clearomizer o sugli RBA in modo da non compromettere la tua esperienza di svapo: in caso contrario potresti essere insoddisfatto e rischiare di ricadere nel vizio del fumo!
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